Trascorriamo tutta la giornata nella classe Seconda degli alunni con bisogni educativi speciali con l’insegnante Päiivi che parla molto bene l’italiano. Alle 8.15 ci sono solo quattro studenti, l’altra metà della classe entra alle ore 9. Le lezioni hanno una scaletta precisa, che l’insegnante espone all’inizio della mattinata. Rispetto alle altre classi osservate, notiamo che qui si svolgono attività molto brevi e differenti tra loro: si alternano materie come grammatica e inglese fino ad attività di rilassamento e training autogeno, con l’ausilio della musica. L’ambiente della classe è suddiviso in zone diverse: un’area di lavoro ai banchi, un divano per il relax e la lettura, una zona in cui sono esposti i manufatti degli alunni e alle pareti ci sono cartelli didattici colorati, adatti ad una immediata visualizzazione. Uno degli armadi è pieno di materiale didattico strutturato e non, adatto ai bisogni speciali.
I bambini cantano una canzone in Finlandese
I bambini cantano una canzone in Finlandese
Con loro, alla fine della mattinata, condividiamo una piccola lezione di lingua italiana, presentando prima la nostra scuola e successivamente i numeri fino al 10. Gli alunni sono molto partecipi e recepiscono molto rapidamente, così proviamo a proporre anche delle semplici operazioni entro il 10, che riescono a risolvere in italiano.
Mentre il nostro gruppo partecipa alla lezione di Paivi, Roberta assiste ad una lezione di musica per gli alunni più grandi con disabilità psicofisiche gravi. Nell'aula di musica attrezzata con una ricca dotazione di strumenti musicali, l'insegnante Tiia accoglie gli alunni e i loro assistenti ed organizza la lezione con modalità analoghe a quelle applicate alle classi di normodotati: verrà eseguito un semplice brano tratto da un film western degli anni '50 accompagnato dagli strumenti musicali che ciascun alunno suona in autonomia. Pare un'impresa quasi impossibile, ma dopo che l'insegnante spiega a ciascuno quando deve intervenire e la posizione delle dita sullo strumento, l'esecuzione comincia a prendere forma, sino a quando si riesce a riconoscere la melodia originale. Un bel risultato per un ensemble che conta tre tastiere, due batterie, un basso elettrico e due voci! Gli alunni terminano con un applauso liberatorio di gioia e l'insegnante, stanca ma soddisfatta, si complimenta con i suoi musicisti. Esperienza entusiasmante!
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