martedì 17 settembre 2019

DAY THREE: SCUOLA DI CONOSCENZE O SCUOLA DI VITA?



Ore 6.30: sveglia! In poco più di mezz'ora siamo fuori casa. La giornata che ci aspetta sarà intensa, come del resto tutta la settimana. 
Cominciamo con la lezione di finlandese per un gruppo ridotto di bambini stranieri che ancora non parlano la lingua locale. Ne approfittiamo per decifrare anche noi qualche semplice parola, aiutandoci con i cartoncini utilizzati dall'insegnante alla lavagna. A turno ogni ragazzino viene stimolato ad intervenire oralmente rispondendo alle domande dell'insegnante; il materiale utilizzato è estremamente semplice: niente libri, solo il quaderno per ricopiare qualche schema riassuntivo scritto alla lavagna. 
Dalle 9 in avanti siamo ospiti di Topi e della sua sesta classe. Trascorreremo con loro quasi tutta la giornata e questo ci aiuterà a capire i ritmi di lavoro e la scansione delle attività.
Ciò che ci colpisce maggiormente, come del resto avevamo già rilevato ieri, è l'ambiente rilassato: i ragazzi scalzi, l'insegnante in ciabatte e pantaloncini, la luce soffusa, i colori tenui e un tono di voce generale sempre pacato. Gli allievi scelgono come e con chi lavorare, da soli, a gruppi o in coppia. Topi passa a supervisionare, ma punta molto sull'autocorrezione.
Durante la successiva lezione di matematica condotta dallo stesso insegnante chiediamo di spiegarci come viene pianificata la valutazione: ogni alunno, una volta terminato il compito, verifica gli errori in modo autonomo, controllando sul correttore fornito dall'insegnante. Lo scopo di questo metodo è far sì che i ragazzi prestino la massima attenzione nello svolgimento autonomo di tutto il lavoro, non solo nella sua esecuzione ma anche nella correzione; l'errore ha dunque una sua valenza didattica. Oltre ai tradizionali voti, a ogni alunno, vengono assegnati degli stickers come premio per il lavoro svolto svolto e corretto.
L'insegnante poi riserva del tempo per parlare con ogni singolo allievo, per fare il punto sul suo personale percorso di apprendimento, non sui risultati ottenuti.
Dopo la pausa in mensa (minestra di patate e wurstel alle 11 del mattino??), i ragazzi continuano un lavoro iniziato nelle scorse settimane sulla consapevolezza di sé (identità di genere, provenienza etnica...), degli altri (relazioni tra i pari, modalità di condivisione del tempo libero...) e sulle possibili devianze nella crescita (disturbi alimentari, dipendenze...).
Durante la lezione odierna gli studenti, divisi in tre gruppi, realizzano un cartellone in cui rappresentano un adolescente, maschio o femmina, con le caratteristiche emerse dalla discussione svoltasi nelle precedenti lezioni.




Ancora un breve intervallo (senza caffè espresso?) ed è il momento della nostra lezione ai ragazzi finlandesi: Roberta, con l'aiuto di tutte noi, propone un'attività di musica, prendendo spunto da un semplice canone della tradizione popolare veneta dal titolo "Un ciodo de fero vecio", che eseguiamo a due voci con il testo originale in dialetto. La nostra collega insegna ai ragazzi la nomenclatura delle note musicali in italiano e li guida nell'esecuzione del canone con alcune variazioni ritmiche integrate da spunti di body percussion.

Esercitazioni in corso...
Gli alunni cantano

La buona riuscita dell'attività è sicuramente avvantaggiata dalla disponibilità della LIM in classe su cui è possibile proiettare il testo del brano e la sua trascrizione musicale su pentagramma.
Il gruppo si mostra subito disponibile e interessato alle proposte esecutive di volta in volta suggerite, evidenziando doti ritmiche di intonazione e soprattutto di facilità nell'apprendimento sia musicale sia linguistico.



Dopo la pausa pranzo veniamo ospitati dall'insegnante di teatro che svolge un'attività opzionale con alcuni alunni. La lezione si basa su esercizi di rilassamento e su giochi di ruolo che coinvolgono diversi tipi di emozioni.
Al termine della giornata di scuola ci rechiamo nel laboratorio di economia domestica, dove i ragazzi svolgono svariati compiti pratici: confrontare i prezzi degli alimenti, cucinare, riordinare il proprio armadio...
Per ultimo assistiamo ad un'attività di Buddyschool, altro laboratorio opzionale in cui gli alunni della sesta classe svolgono la funzione di tutor per i bambini più piccoli facendoli giocare nel cortile della scuola o aiutandoli ad eseguire i compiti. Alle 14.30 usciamo dalla scuola e decidiamo di recarci a visitare la Temppeliaukion Kirkko, una chiesa luterana  di Helsinki scavata nella roccia.


Alle ore 14.00, dopo un'intensa mattinata, finalmente.... Free Time!

Non abbastanze stanche, decidiamo di fare direttamente un giro per Helsinki.
Prima tappa: Temppeliaukion Kirkko, una chiesa luterana scavata in una collina di granito, usata oggi anche per concerti.



È arrivata l'ora della merenda, così decidiamo di andare al mercato internazionale. Poi visitiamo la Kamppi Chapel e ci dirigiamo verso la Biblioteca Nazionale di Helsinki, nominata nel 2019 Biblioteca dell'anno a livello mondiale. Ecco il link per avere un'idea della meravigliosa struttura che abbiamo visto https://www.oodihelsinki.fi/en/

Ci troviamo dentro un altro mondo: la biblioteca ha tre piani, divisi per tipologia di servizi offerti.

Al primo piano si trovano il ristorante, il cinema e l'area accoglienza.

Al secondo piano si possono prendere in prestito strumenti musicali da utilizzare per registrare nell'attrezzata sala prove interna, usare macchinari per creare manufatti (macchine da cucire, stampanti 3D, ricamatrici...), fuire degli spazi per la condivisione del lavoro, come sale riunioni o semplicemente giocare ai video games nelle numerose postazioni.













All'ultimo piano, chiamato “Book Heaven”, si trova una grandissima collezione di libri in oltre venti lingue. Si può usufruire dei sofà, fare una pausa sotto gli alberi( veri e sistemati in vasi all'interno della sala), leggere libri e giocare con i giochi di società.






E' proprio da qui che scriviamo il nostro blog, ispirate dal meraviglioso contesto.

Per concludere la serata, cena tipica finlandese!



















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